Clara Restrepo
RIFLESSIONE SULLA MESTRUAZIONE
IMPARARE AD AMARE IL PROPRIO
CICLO MESTRUALE. Per Valeria Da Natale
Il seguente
articolo l´abbiamo presso dal blog: Soft Revolution:
Piú in lá
che possiamo essere d´accordo o non con i diversi punti di vista, ci sembra interesante
il fatto che si possa parlare apertamente senza vergogna della mestruazione in
un blog che e frequentato da ragazze giovanne.
-
“Valeria, che scrivi?”
-
“Un articolo sul vivere le mestruazioni in
positivo, sono davvero contenta!”
-
“Beh, ora stai davvero esagerando. Ma ti pare
il caso? Non hai altro da scrivere?”
Il dialogo è
realmente accaduto, e accade sempre che, nel momento in cui parlo di
mestruazioni con contentezza, i miei interlocutori rispondano con diffidenza e
scetticismo, per poi liquidarmi con fastidio. Ricordo, invece, che quando, come
tutte le altre, mi lamentavo delle mestruazioni, si andava avanti a parlarne a
lungo e nei dettagli, e a nessuna veniva in mente di considerarmi una pazza
esaltata. Allora mi sono chiesta: come mai è più interessante ed accettabile
parlare delle mestruazioni come castigo divino e non interessa a nessuno, anzi
infastidisce, chi le vive con gioia?
Una risposta
soddisfacente a questo quesito non l’ho trovata, tuttavia, nella mia ricerca,
ho incontrato molte donne e molti vissuti del tutto inaspettati, e allora ho
capito che, prima di tutto, c’è bisogno di cambiare prospettiva in relazione
alla narrazione del ciclo mestruale. Tutte noi, davanti ad un classico spot per
assorbenti, troviamo ridicola la rappresentazione mainstream di “quei giorni”:
perché allora non sostituirla con qualcos’altro? Magari a cominciare dal nome:
abbiamo davvero bisogno di chiamarle “le mie cosine” o di ricorrere a perifrasi
del tipo “è venuto il marchese”, “sono arrivati gli ospiti” o, la peggiore che
io abbia mai sentito in vita mia, “è arrivato Giacomino”? La parola
MESTRUAZIONI fa così paura e schifo?
Il mio
percorso è iniziato quando ho scoperto la coppetta mestruale. Quando ho
abbandonato gli usa e getta per la coppetta non avevo idea che un gesto in
apparenza così semplice avrebbe cambiato il mio modo di vedere le mestruazioni.
Ho scoperto che la maggior parte delle donne e delle ragazze che usano coppetta
e assorbenti lavabili (e sono tanto diverse tra loro: casalinghe, studentesse,
con figli o senza, lavoratrici part time o full time) vivono il loro ciclo
mestruale (con il termine “ciclo” in realtà si intende tutto il mese, e non
solo i 4-5 giorni in cui sanguiniamo) con entusiasmo e serenità. Molte di loro,
ed ora anche io, utilizzano il metodo della temperatura basale* sia come
contraccettivo** sia semplicemente per monitorare giorno per giorno il proprio
ciclo, perché, ho scoperto, uno degli indicatori più accurati e semplici da
controllare della salute di una donna è proprio l’andamento del ciclo
mestruale.
Se qualcosa
nella nostra salute psicofisica non va, potete essere certe che si rifletterà
sulle mestruazioni, e osservando e confrontandosi con le altre donne si
imparano moltissime cose: dall’alimentazione migliore per non essere gonfie,
irritabili e doloranti, a tutti i rimedi che possono aiutare a regolarizzare il
ciclo senza dover per forza assumere farmaci. Si impara anche, ad esempio, che
il concetto di ciclo regolare è molto più ampio di quello che pensiamo… e che
il ciclo di 28 giorni spaccati è solo una media statistica: si è regolari se si
ha un ciclo tra i 24 e i 35 giorni circa.
Mi sono
avvicinata a questo che era un mondo per me radicalmente nuovo con curiosità e,
certamente, una dose di scetticismo; rimasi conquistata dall’affermazione di
una ragazza: “adoro le mie mestruazioni, perché quando arrivano posso
rallentare i miei ritmi, riflettere sul mese trascorso, e lasciar andare ciò
che non mi serve, ciò che mi ha causato dolore, per poi ricominciare, leggera,
un nuovo ciclo”.
Naturalmente,
non tutti gli approcci sono validi per tutte, e ciascuna si sofferma sugli
aspetti che maggiormente risuonano in sintonia col proprio carattere. Così, ci
sono quelle convintamente ecologiste che sono felici di usare solo coppette e
lavabili e di riutilizzare, magari, anche il sangue, diluendolo in acqua e
annaffiandoci le piante di casa; quelle che si fanno prendere dal lato estetico
e modaiolo delle coppette e dei lavabili trattandoli come se fossero vestiti:
quante volte ho sentito dire “non vedo l’ora che mi vengano le mestruazioni
così posso usare la mia adorata coppetta verde prato/i miei lavabili con quei
gufetti viola così carini!”.
Ci sono
quelle che preferiscono un approccio scientifico, usano il sintotermico e sanno
sempre con precisione quando avviene l’ovulazione e quando verranno le
mestruazioni, così possono pianificare la loro vita quotidiana e sessuale di
conseguenza; ci sono quelle, invece, più attratte dal lato spirituale del ciclo
mestruale, che desiderano vivere in sintonia con le forze della natura e
guardano alle connessioni con le fasi lunari. Breve aneddoto: tradizionalmente,
si associa il momento dell’ovulazione alla luna piena e il momento della
mestruazione alla luna nuova; le donne, invece, a cui capita il contrario erano
considerate, nel medioevo, alla pari delle streghe, perché ovulare nel buio
della luna nuova veniva considerato atto egoistico e del tutto slegato dai fini
procreativi!
Ci sono,
infine, quelle che conoscono un rimedio erboristico efficace, ve lo garantisco,
per quasi ogni disturbo del ciclo, in particolare quelli che, di solito, molti
ginecologi “curano” con la pillola. Scelte contraccettive a parte, che sono e
devono restare personali, io mi sono resa conto che questo farmaco viene
prescritto spesso con leggerezza e viene proposto come curativo quando in
realtà non lo è. La pillola ferma temporaneamente tutto l’apparato riproduttivo
femminile, lo mette in stand-by, perciò chiaramente ogni disturbo ad esso
collegato si mette a sua volta in pausa, ma prima o poi si smetterà di assumere
la pillola e i disturbi torneranno, in certi casi anche peggiorati. Esistono,
invece, integratori di vario tipo e abitudini alimentari che aiutano a
risolvere per davvero molti dei problemi, come i dolori premestruali o certi
casi di ovaio micropolicistico, e sarebbe bene che tutte lo sappiano prima di
doversi rassegnare a prendere la pillola per un periodo di tempo indefinito.
C’è così
tanto da scoprire, una volta che si decide di dare una chance alle proprie
mestruazioni, che sarebbe un peccato non provarci: lo scopo, comunque, non è di
certo sostituire un dogma con un altro. Come donne, subiamo già svariate
pressioni sociali e l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è sentirci in dovere
di apprezzare le nostre mestruazioni!
Comunque si
decida di vivere il proprio ciclo mestruale, odiandolo o amandolo, va
benissimo, purché si tratti di una libera e consapevole scelta, purché si
sappia che esistono tantissime alternative.
* Mi
riferisco in particolare al metodo sintotermico secondo Roetzer. Detta in
breve, poiché dopo l’ovulazione, per via dell’azione del progesterone, la
temperatura basale di una donna si alza, misurando ogni giorno al mattino la
propria temperatura e osservando il fluido cervicale, che subisce a sua volta
mutamenti consistenti nei giorni prima dell’ovulazione, una donna può sapere
con precisione quali sono i suoi giorni fertili e i suoi giorni sterili. In più,
poiché il periodo che va dall’ovulazione alla mestruazione è fisso per ogni
donna, una volta individuata l’ovulazione si può predire con certezza la data
della mestruazione. Il metodo è stato certificato (dall’Università di
Heidelberg) efficace allo stesso livello della pillola e viene usato con
successo da moltissime donne. (J. Roetzer, La Regolazione Naturale della
Fertilità, terza edizione italiana a cura di S. Girotto e G. Stevanella, 2008,
edizioni libreria Cortina Verona). Merita di essere consultato, per
l’esaustività e la precisone dei temi trattati nonché per il tono colloquiale e
autoironico: T. Weschler, Taking Charge of your Fertility, 2006, Harper-Collins
Publishers. Per finire, consiglio vivamente anche: A. Pope, Mestruazioni,
Terranuova Editrice.
** Questa è
un’opinione dell’autrice. La redazione di Soft Revolution si dissocia: il
metodo della misurazione della temperatura basale NON è un metodo
contraccettivo sicuro. Informatevi sulle tante alternative possibili.
Altri articoli sulle mestruazioni dal nostro
magico archivio:
- From an opening between our legs. Il ciclo mestruale in
alcuni curiosi filmati educativi de Il Cinema di Betty- Happy and Bleeding. Una lista di rimedi più o meno legali e fattibili per affrontare i dolori mestruali di Margherita Ferrari
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